Si sono conclusi gli Open day dell’Istituto tecnico agrario Anzilotti di Pescia, iniziati a fine novembre per orientare gli studenti della secondaria inferiore alla scelta della scuola superiore (c’è ancora tempo per pensarci: le iscrizioni si chiudono il 28 gennaio). Un’esperienza molto impegnativa, che ha visto il coinvolgimento di numerosi docenti nel tenere gli incontri coi ragazzi e le loro famiglie. “Gli interventi”, spiega la professoressa Berti referente dell’Orientamento in entrata, “sono stati una trentina, parte in presenza e parte online; i nostri insegnanti sono stati ospiti di diversi istituti del territorio, ma abbiamo anche organizzato noi degli Open day, in modo che le famiglie potessero oltre che porre domande anche visitare la scuola, e vedere l’azienda agraria, i laboratori e gli spazi didattici. Alcune scuole hanno preferito utilizzare la modalità a distanza, come lo scorso anno, per evitare assembramenti; noi siamo riusciti, fino alle vacanze di Natale, a ospitare gruppi – contingentati e a turni – di persone interessate all’iscrizione da noi, ma purtroppo, per il peggiorare della situazione pandemica, a gennaio abbiamo dovuto ripiegare sulla modalità a distanza”. Queste iniziative, frutto dello sforzo organizzativo di più di venti docenti che credono nelle potenzialità della propria scuola e vi investono tempo e energie, sono andate molto bene. C’è insomma grande interesse, nei confronti dell’Istituto Anzilotti di Pescia: sia per l’indirizzo di Agraria, Agroindustria e

Agroalimentare che per quello di Chimica, Materiali e Biotecnologie. Il settore agricolo, nonostante le ripercussioni negative dovute alla crisi pandemica, tiene: secondo una rilevazione di Coldiretti, più del 70% dei diplomati trova lavoro entro un anno dalla conclusione degli studi, senza contare che molti decidono di specializzarsi andando all’Università e frequentando corsi di Laurea come Scienze Agrarie, Enologia, Veterinaria, Biologia, Scienze Naturali o altro. Anche l’indirizzo di Chimica, Materiali e Biotecnologie rappresenta una scelta molto oculata per chi ha passione per le materie scientifiche e vorrebbe farne un mestiere: finora l’Anzilotti ospitava l’articolazione in Biotecnologie sanitarie, aperta nel 2013, ma da quest’anno è attivo anche il percorso in Biotecnologie ambientali. Le professioni socio-sanitarie sono ovviamente richiestissime di questi tempi, dal momento che c’è carenza di personale medico e ospedaliero, e che nel giro di due anni, secondo le stime, ci sarà un grande turnover legato a migliaia di pensionamenti dei medici di famiglia. Le Biotecnologie ambientali rappresentano invece la scelta giusta per tutti quei ragazzi che vogliono studiare le interazioni dell’uomo con l’ambiente, e se possibile lavorare sul controllo e la prevenzione: un indirizzo di studi che guarda al futuro, alle linee guida dell’Agenda 2030 e a un settore che offre molte opportunità di sviluppo in Italia e in Europa, sia per la ricerca che per il mercato del lavoro.

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