Una mattinata entusiasmante, quella di oggi sabato 7 aprile, per gli studenti del triennio dell’Istituto tecnico agrario e dell’indirizzo Biotecnologie sanitarie Anzilotti di Pescia: hanno incontrato al teatro Pacini lo scrittore Marco Malvaldi, un evento programmato da tanto che ha richiesto tanto impegno ma è stato ripagato da un grande successo. Due ore di chiacchierata a ruota libera, uno one man show condito di battute e aneddoti in puro stile toscano, di fronte a una platea attentissima e partecipe, che ha posto molte domande e ha applaudito con calore; perché Malvaldi, oltre che essere un brillante giallista, ha dato prova di essere prima di tutto un incantatore, e un grande comunicatore col pubblico più esigente di tutti, quello degli adolescenti. Presentato dalla preside Francesca Giurlani, ha iniziato a parlare del perché abbia abbandonato una promettente carriera di chimico computazionale all’Università di Pisa, iniziata subito dopo la laurea, per darsi alla scrittura, che all’inizio è stata un modo per ingannare il tempo in attesa dell’analisi dei dati di laboratorio. Ha poi raccontato un aneddoto divertente su come è stato contattato dall’editore Sellerio, presso il quale ha pubblicato quasi tutti i suoi romanzi, a partire da La briscola in cinque che gli ha dato la notorietà e ha inaugurato la serie dei delitti del BarLume. Ha ringraziato più volte sua moglie, chimica come lui, che lo aiuta nell’editing dei libri e nella stesura dei gialli, specie quelli di ambientazione storica come Odore di chiuso, dove uno dei personaggi principali è il celebre cuoco Pellegrino Artusi, padre della cucina moderna. Ha spiegato ai ragazzi quali sono i punti di contatto e le somiglianze tra come ragiona un chimico e come ragiona uno scrittore di gialli, e ha citato i suoi autori di riferimento, quelli che lo ispirano nel suo lavoro: da Heinrich Böll a Jorge Luis Borges, da Rex Stout a Stefano Benni. I ragazzi gli hanno chiesto di tutto: da quante ore al giorno scriva a cosa ci sia di autobiografico nelle sue storie e nei suoi personaggi, dal perché abbia scelto quattro vecchietti per aiutare il barista Massimo Viviani a risolvere i misteri che accadono a Pineta a come sia stata accolta la notizia che Sky voleva realizzare dei film tratti dai suoi romanzi. Malvaldi si è prestato a rispondere a tutte le domande con grande umanità e simpatia, e i ragazzi hanno risposto con altrettanto calore. Insomma, un incontro piacevole e proficuo, che si spera sia solo l’apripista per altre iniziative analoghe in futuro, e serva, magari, a incuriosire i ragazzi nei confronti della lettura e dei libri. Chissà, dopo l’incontro di oggi, qualcuno tra loro potrebbe perfino scoprirsi scrittore.