Come da tradizione, si è svolta la cerimonia di consegna dei diplomi ai ragazzi che hanno terminato i loro studi nell’anno scolastico 2012/13 presso l’Istituto Tecnico Agrario Statale Anzilotti di Pescia: “Un momento”, commenta la preside Becattini, “che vuole dare una veste ufficiale alla consegna del prezioso foglio di carta, ma anche trasformarlo in una festa, con tanto di brindisi beneaugurale, invece che in una mera pratica burocratica”. E di festa si è trattato, visto che i ragazzi, che magari vivono anche molto lontano da Pescia (molti erano infatti i convittori provenienti da fuori regione) si sono ritrovati dopo quasi un anno: la preside ha chiesto a ciascuno di loro come sia cambiata la propria vita dopo le superiori, e ne è emerso un quadro incoraggiante. Circa il 50% ha continuato gli studi universitari: le facoltà più gettonate sono Agraria, Biologia, Tecnologie alimentari, e i corsi brevi come Fisioterapia e Tecnico di Radiologia. Molti si sono inseriti nel mondo del lavoro, la maggior parte con contratti a tempo determinato; altri vorrebbero mettersi in proprio creando imprese agricole, e altri ancora stanno svolgendo il tirocinio per intraprendere la libera professione in qualità di periti agrari. Un ragazzo della ex V A, Andrea Passarelli, si è rammaricato di aver dato poca importanza allo studio della Matematica, che all’Università è un bello scoglio da superare al primo anno; mentre una sua compagna, Diletta Menichetti, è grata alla scuola che le ha permesso di conseguire, col diploma e senza dover sostenere altri corsi, il certificato per l’HACCP (analisi e controllo per la prevenzione dei pericoli di contaminazione alimentare), necessario nel suo settore professionale. “La cerimonia”, continua Becattini, “è stata anche un momento di verifica, per capire se la scuola ha svolto bene il suo ruolo, e se ha preparato adeguatamente i ragazzi a entrare nel mondo del lavoro o dell’Università: una scuola che non ha collegamenti con il mondo esterno è infatti un’istituzione che non può funzionare, destinata a fallire in partenza, ecco perché uno degli obiettivi fondamentali dell’Istituto Agrario è da sempre quello di stringere un connubio a 360 gradi con le imprese del territorio”.

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