Sta per iniziare la manifestazione Naturalitas all’Istituto Agrario Anzilotti (18-19 aprile), e non sarà soltanto una vetrina a disposizione degli espositori e delle aziende: questa edizione concederà largo spazio ai ragazzi, talenti scoperti dai professori quasi per caso durante l’anno scolastico, e giustamente valorizzati in un’occasione così importante. Stefan Christ Vidanalage Uduwa, nato in Italia 17 anni fa ma di origini cingalesi, esporrà i suoi quadri: una serie di sette dipinti olio su tela a tema naturale, che comprende un giardino botanico, un paesaggio autunnale, animali e una natura morta. Diciassettenne, Stefan vive a Altopascio e frequenta la classe III A: ha iniziato a dipingere a dieci anni, e poi per perfezionarsi si è iscritto a un corso tenuto da un insegnante di pittura. Questa non è la sua prima mostra, e ne ha una in programma a luglio a Altopascio, ma non ha ancora mai venduto nessuno dei suoi lavori. Alla domanda su come mai non abbia frequentato un Liceo Artistico risponde, semplicemente, che è venuto all’Agraria perché appassionato di materie scientifiche.
Tre alunni della IV C organizzeranno invece una mostra fotografica: Francesco Pierini, Emily Forassiepi e Samuele Lombardi hanno in comune una grande passione per la fotografia naturale. Hanno messo insieme i loro lavori – paesaggi, primi piani di insetti e fiori, animali, ecc. – e hanno già iniziato ad allestire con grande creatività un’aula con stampe formato A4 su cartoncino nero. Sono fotografie digitali, realizzate con macchine Reflex, strumenti da professionisti: e Pierini, dopo la maturità, vorrebbe provare ad intraprendere proprio il mestiere di documentarista o fotografo naturalista.
Anche gli insegnanti si sono messi all’opera. Andrea Voirgar, una delle figure storiche dell’Agrario, ha curato con l’aiuto della professoressa Samanta Nannini e di alcuni ragazzi della IV C una mostra dal titolo “La campagna in città“. Si tratta, per usare le parole del prof Voirgar, di un filo diretto tra coltura e cultura: la mostra, attraverso una serie di documenti d’archivio che vanno dal XVI secolo al Novecento e comprendono fotografie d’epoca, mappe cartografiche storiche, stornelli, proverbi popolari, atti notarili e altro, riporterà alla luce la Pescia che fu, con i suoi orti privati, le coltivazioni del famoso asparago pesciatino, le controversie sull’uso dell’acqua del fiume, i censimenti agrari di epoca fascista. Una mole cospicua di documenti, il cui fiore all’occhiello è un archivio privato, mai reso noto finora, di carte agrarie dal 1642 in poi: sarà una passeggiata interessante nel passato, non solo per appassionati di storia.
Monique Cortopassi, docente di sostegno che due anni fa allestì l'”antro alchemico” che riscosse grande successo, quest’anno sta preparando la Stanza dei Giardini, con una serie di pannelli a trompe l’oeil raffiguranti scorci di giardino all’inglese in acrilico su compensato. La stanza sarà inoltre arredata con cassette e bancali riciclati, decorati con la tecnica della shabbatura.
Per concludere con la carrellata di artisti, Claudio Pepi, docente di sostegno con laurea in Storia dell’Arte, proporrà la mostra “Uomini, granchi e altri animali“: una serie di lavori realizzati su carta Magnani a tecnica mista, che corredano di illustrazioni poesie di Trilussa e una storia originale per bambini di Samanta Nannini, dal titolo “Le pulci rosse giramondo“.